Gli studenti in visita di studio presso l'azienda pugliese Ortogourmet non ci credevano ma poi, dopo aver assaggiato un po' di micrortaggi e di fiori eduli, sono rimasti piacevolmente sorpresi. Alcune plantule e fiori avevano sapori così marcati, che non potevano esserci più dubbi: stavano masticando dei tessuti vegetali eppure sentivano il sapore delle ostriche e del mare. E poi quei colori, quelle forme. Sembrava di essere nel paese delle meraviglie!
Ortogourmet è l'azienda fondata da Carlo Mininni che produce e commercializza micro-ortaggi, fiori e foglie eduli. E' nata dopo un'intensa attività di ricerca all'Università e al CNR di Bari. Carlo si è laureato in Scienze e tecnologie agrarie, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Agronomia mediterranea ed è stato assegnista di ricerca all'Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR. Da anni, prima con l'associazione "Gusta il biodiverso" e ora con Ortogormet, produce novità di prodotto strabilianti, nonché ricchi di composti bioattivi utili per la salute dell'uomo.
Carlo Mininni, fondatore di Ortogourmet
Oltre alle più classiche plantule di apiacce, brassicacee, chenopodiacee, leguminose e graminacee, produce plantule e fiori di specie esotiche dal sapore inconfondibile e sorprendente, nonché genotipi tipici dell'agrobiodiversità pugliese.
Mertensia
Ad esempio, foglie e fiori di Mertensia maritima, specie perenne originaria delle coste atlantiche dell'Europa e dell'America settentrionale, che è stata soprannominata "ostrica vegetariana", proprio per il suo sapore di ostrica; fiori di crescione giapponese (Acmella oleracea), specie annuale dalle proprietà medicinali, nota anche come "fiore elettrico" o "pianta del mal di denti".
Microgreens di borragine che ricordano il sapore del cetriolo; o, ancora, fiori commestibili particolarmente vistosi e vivaci.
Agli studenti del secondo anno di Scienze e tecnologie agrarie dell'Università di Bari Aldo Moro, corso di insegnamento Coltivazioni senza suolo, Carlo Mininni ha descritto le principali specie, le tecniche di coltivazione - rigorosamente senza suolo – e le modalità con cui commercializza i prodotti destinati per lo più all'alta ristorazione.
----
A cura di: Pietro Santamaria
Docente di Colture ortive, Ortofloricoltura speciale e Coltivazioni senza suolo dell'Università di Bari
Tel.: 080 5443098
Email: [email protected] - [email protected]
Web: www.biodiversitapuglia.it